Partiamo da Milano, che negli ultimi anni ha visto una rapida diffusione di auto elettriche, scooter e monopattini a zero emissioni. Merito anche del piano Area B, che progressivamente limita l’accesso dei veicoli più inquinanti al centro città. Ma non solo. Il Comune ha lanciato il progetto pilota BEv – Boost Electric Vehicle per installare nuove infrastrutture di ricarica su suolo pubblico e privato, con l’obiettivo di triplicare i punti di ricarica entro il 2023.


Esemplare è anche l’esperienza di Modena, prima città italiana dove i mezzi pubblici sono completamente elettrici. Il progetto E-Vai offre un sistema di auto elettriche in sharing per i cittadini, con tariffe agevolate per chi rottama l’auto inquinante. Non solo: il Comune supporta economicamente l’acquisto di cargo bike per le attività commerciali e ha realizzato la prima Hydrogen Valley italiana per sperimentare l’idrogeno come vettore energetico pulito anche nel trasporto privato.


Bergamo punta invece sulla micromobilità elettrica, con il progetto Ride Electric che prevede lo sharing di e-bike, e-scooter e monopattini. L’amministrazione ha inoltre siglato un accordo con Enel X per installare nuove infrastrutture di ricarica e promuovere la diffusione dei veicoli elettrici anche tra i privati. Previsti bonus per l’acquisto e agevolazioni per la sosta nelle aree regolamentate.


A Bolzano, grazie al progetto Bev-E, sono già oltre 100 le colonnine di ricarica pubbliche disponibili in città e nelle valli, con l’energia fornita al 100% da fonti rinnovabili. Obiettivo: una rete capillare per incentivare cittadini e turisti ad abbandonare l’auto a combustione interna.

rivoluzione elettrica

A Bologna sono già oltre 500 i punti di ricarica pubblici disponibili grazie agli accordi siglati con Enel X e Be Charge. Numerose le stazioni fast recharge da 50 kW che permettono di fare il pieno di energia nel giro di pochi minuti. E il Comune ha appena approvato un piano per installare colonnine di ricarica anche nei cortili dei palazzi, facilitando la vita ai cittadini che non hanno un box auto privato.


Genova punta invece sulla micromobilità elettrica con il progetto Mi Muovo, che prevede lo sharing di bici, scooter e monopattini a zero emissioni. È infatti appena partita la sperimentazione di MiMoto, il primo servizio di scooter sharing elettrico con hot swap battery, che permette agli utenti di cambiare in autonomia la batteria scarica con una carica disponibile nelle apposite stazioni di scambio.


A Firenze, grazie a un accordo pubblico-privato, sarà presto realizzata un’innovativa strada wireless che consentirà ai bus elettrici di ricaricarsi dinamicamente durante il tragitto grazie a un sistema di spire induttive sotto l’asfalto. Una novità assoluta per l’Italia che potrebbe rivoluzionare il trasporto pubblico locale.


Anche Napoli punta sulla mobilità sostenibile con il progetto Green Energy, che prevede l’installazione di oltre 300 colonnine di ricarica entro il 2025. Inoltre, il Comune supporta l’acquisto di auto e scooter elettrici da parte dei residenti con incentivi economici, oltre ad aver convertito gran parte della flotta del trasporto pubblico locale all’elettrico.

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