L’obiettivo è quello di promuovere soluzioni tecnologiche avanzate in cui le attività agricole e zootecniche possano convivere con la presenza di pannelli fotovoltaici, generando benefici per entrambi i comparti.

I punti chiave del provvedimento

Il decreto mette a disposizione oltre 1 miliardo di euro di risorse del PNRR per concedere incentivi agli operatori del settore. In particolare, è previsto:

  • un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi di realizzazione dell’impianto
  • una tariffa incentivante sulla produzione elettrica per 20 anni

Potranno accedere agli incentivi gli imprenditori agricoli, singoli o associati, che realizzeranno sistemi agrivoltaici avanzati in grado di garantire la continuità delle attività agricole e un certo livello minimo di produzione elettrica.
Sono previsti due canali di accesso agli incentivi: registri a sportello per impianti fino a 1 MW e aste al ribasso della tariffa per impianti di taglia superiore. L’obiettivo è arrivare ad una potenza complessiva di almeno 1 GW entro giugno 2026.

agrivoltaico 2

Le caratteristiche tecniche richieste

Il decreto stabilisce precisi requisiti costruttivi e di esercizio che questi sistemi agrivoltaici innovativi dovranno rispettare. Ad esempio, almeno il 70% della superficie dovrà rimanere destinata all’uso agricolo e l’altezza minima dei moduli solari dovrà essere tale da consentire il passaggio di macchine agricole e capi di bestiame.

Inoltre, la produzione elettrica non potrà essere inferiore al 60% di quella di un normale impianto fotovoltaico realizzato nella medesima area.
Sarà richiesta l’installazione di sistemi di monitoraggio in grado di valutare l’impatto della presenza dei pannelli sull’attività agricola sottostante e su parametri come il microclima e la fertilità del suolo.

Il decreto segna un passo importante per dare nuovo slancio alla diffusione dell’agrivoltaico in Italia, tecnologia dalle grandi potenzialità ma finora poco valorizzata. Le risorse del PNRR e gli incentivi introdotti potranno attrarre molti operatori del settore agricolo e favorire la nascita di sistemi sempre più evoluti e vantaggiosi per la produzione sia di cibo che di energia pulita.

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